Messina, 1977. Aurora, figlia del fascista Silini, fin da piccola si rifugia in bagno a studiare per poter prendere tutti 9, così da emanciparsi
dalla famiglia che le sta stretta. Giovanni, che invece è sempre stato
lo scavezzacollo della famiglia Santatorre, ce l’ha con il padre e il suo “comunismo che odora di sconfitta”, e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all’università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme si rivela però diversa da come l’avevano immaginata. Giovanni tenta di entrare nella lotta armata, ma le brigate rosse sembrano ignorarlo. Diviso tra l’affetto per la moglie e la figlia e la sensazione frustrante che tutto
accada sempre altrove, si culla nell’inettitudine, finché non scopre l’eroina.
Grazie al Premio il libro è stato tradotto in inglese da Clarissa Botsford in attesa di pubblicazione negli Stati Uniti
Nadia Terranova /
biografia