Walter Siti è nato a Modena nel 1947. Per molti anni ha insegnato letteratura contemporanea all’università: prima a Cosenza, poi a Pisa e all’Aquila. Come critico letterario, si è occupato soprattutto di poesia italiana del Novecento e di teoria della letteratura; ha curato per i “Meridiani” di Mondadori i dieci tomi delle opere complete di Pier Paolo Pasolini. La produzione letteraria di Walter Siti e’ molto ricca e intensa. Il suo primo romanzo (Scuola di nudo) risale al 1994; poi sono seguiti Un dolore normale (1999) e Troppi paradisi (2006), formando una trilogia omogenea di autofiction. Ha poi pubblicato Il contagio (2008) e Autopsia dell’ossessione (2010). Nella sua produzione anche un volume di racconti (La magnifica merce, 2004) dedicato al fascino dei corpi maschili. Dopo il libro di viaggio negli Emirati Arabi, Il canto del diavolo (2009), si sono succeduti Resistere non serve a niente (2013), Exit strategy (2014), Bruciare tutto (2017), il racconto lungo Bontàe (2018) e La natura è innocente (2020). Come intellettuale ha pubblicato un piccolo libro di teoria del romanzo intitolato Il realismo è l’impossibile (2013), un pamphlet biografico-economico (Pagare o non pagare, 2018) e il libro polemico di critica militante Contro l’impegno (2021) candidato al Premio The Bridge 2022.. Nel 2022 ha raccolto nel volume Quindici riprese i suoi cinquant’anni di studi su Pier Paolo Pasolini. Per tre anni, dal 2010 al 2013, ha curato per “La Stampa” di Torino una rubrica di critica televisiva. Per tutto l’anno 2014 ha scritto per l’edizione domenicale di “Repubblica” commenti a liriche di ogni tempo e paese (poi diventato un libro intitolato La voce verticale, 2015); ora collabora al quotidiano “Domani”. Con Contro L’impegno - Riflessioni sul Bene in letteratura Walter Siti vince il Premio Letterario The Bridge 2022 per la Saggistica Italiana.